giovedì 1 marzo 2012

Citazione da I Sermoni di S.Agostino - Frasi ed aforismi




"Colui che in un libro guarda dei caratteri,
ma non sa ciò che questi caratteri vogliono dire,
ciò a cui essi rimandano,
loda con gli occhi ma non comprende 
con lo spirito. Un altro, al contrario,
loda l'opera d'arte e ne comprende il senso,
colui cioè che non soltanto è in grado di vedere,
così come ognuno ne è capace,
ma che sa anche leggere.
" E ciò lo soltanto colui che lo ha appreso..."      

Da "I Sermoni " di Sant'Agostino.



                                              Jeff Barson  " Icarus" 
                                                                                    

Vita e pensieri

Nato il 13 novembre dell'anno 354, figlio di un consigliere municipale e modesto proprietario di Tagaste in Numidia e della pia madre Monica, Agostino, africano di nascita ma romano di lingua e cultura, filosofo e santo, è uno dei più eminenti dottori della Chiesa. Pur studiando prima a Cartagine e poi Roma e Milano, condusse in giovinezza una vita sregolata poi segnata da una celebre conversione grazie soprattutto allo studio dei filosofi antichi.
La sua lunga e tormentata evoluzione interiore comincia con la lettura dell'Ortensio di Cicerone che lo entusiasma per sapienza ed acutezza ma ne guida i pensieri verso tendenze razionaliste e naturaliste. Poco dopo, lette senza frutto le Sacre Scritture, rimane affascinato dall'antagonismo dei manichei tra i due principi opposti e coeterni: Bene-Luce-Spirito-Dio da una parte e Male-Tenebre-Materia-Satana dall'altra.
Accortosi attraverso l'appassionato studio delle arti liberali dell'inconsistenza della religione di Mani (da cui appunto deriva il termine "manicheo"), soprattutto dopo il deludente incontro con il vescovo manicheo Fausto, definito in seguito nelle "Confessioni" (il suo capolavoro spirituale, narrazione dei suoi errori di giovinezza e della sua conversione), "gran lacciuolo del diavolo", non torna alla Chiesa cattolica ma si avvicina alla tentazione scettica dei filosofi "accademici" e si tuffa nella lettura dei platonici.
Sempre come maestro di retorica, Agostino lascia Roma alla volta di Milano dove l'incontro con il vescovo Ambrogio è fondamentale per la sua conversione riuscendo a interpretare "spiritaliter" la Scrittura e a renderla intelligibile.
Nella notte tra il 24 e il 25 aprile 386, vigilia di Pasqua, Agostino viene battezzato dal vescovo insieme al figlio Adeodato avuto a diciassette anni. Decide di tornare in Africa ma ad Ostia muore la madre: decide pertanto di tornare a Roma dove rimane fino al 388 continuando a scrivere.
Si ritira a Tagaste, in Africa, conducendo un programma di vita ascetica e, ordinato sacerdote, a Ippona ottiene di fondare un monastero.
Dopo un'intensissima attività episcopale, Agostino muore il 28 agosto del 430.





     



Non uscire da te stesso, rientra in te stesso: nell'intimo dell'uomo risiede la verità.







Dio si conosce meglio nell'ignoranza.





Prega per comprendere.







Multitudo non est sequenda.





La misura dell'amore è amare senza misura.



1 commento:

  1. Hello Mary,i'm impressed with the beautifull pictures on your blog.I also like Saint Augustine very much,i have the books, Cofessions, and city of God.I wish i was fluent in Italian,i speak portuguese and english.Un giorno parlamo in italiano.Grazie mil.Ciao

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